Il cantautore torinese Alberto Bianco si esprime attraverso canzoni indie-pop suggestive e curate, caratterizzate da uno stile garbato e personale e da un talento tanto spiccato quanto controllato e perfezionato negli anni.
In breve tempo il suo eccellente, ottimamente prodotto e gradevolissimo
terzo album “Guardare per aria” (INRI, 2015) gli sta donando giustamente seguito ed una più che meritata notorietà a livello nazionale.
D'altronde questo è un lavoro che ha palesemente trovato giovamento da una gavetta affrontata con la determinazione dell’artigiano che sa che dedizione, determinazione e pazienza possono affinare le doti, convogliare le energie nella giusta direzione ed evitare lo sperpero di una vera attitudine.
Oggi troviamo un autore maturo, assennato eppure capace di volare alto e, contestualmente, trovare un equilibrio tra l'urgenza espressiva ed una scrittura pop calibrata e comunicativa eppure mai edulcorata. Un cantautore che sa far leva sulla propria (ed altrui) bramosia di leggerezza e fruibilità evitando accuratamente banalità e cadute di tono.
Ultime, ma non meno importanti, le qualità della registrazione e della produzione che hanno saputo esaltare le peculiarità di un artista consapevole di sé e delle proprie potenzialità. Un autore di canzoni raffinate, curate e solo apparentemente semplici nella loro rigorosa accessibilità e (si perdoni l'involontario gioco di parole) davvero "autorevoli" nella loro essenzialità pop.
Sergio Porracchia

